Il Valais Aoc Diolinoir 2014 des Promesses di Kreuzritter Kellerei, letteralmente Cantina dei Crociati, è molto più di una semplice etichetta di vino rosso svizzero. È il modo col quale tutti gli amanti del Pinot Nero internazionale possono avvicinarsi al raro vitigno Diolinoir, incrocio creato in Svizzera con la varietà Robin Noir.
Nel 1970, l’istituto di ricerca Agroscope di Pully, nel canton Vaud, è riuscito a intensificare il colore del Pinot Nero, incrociandolo per l’appunto con il Robin Noir. Il vitigno, originario del nord dell’Isère, in Francia, è stato scoperto nel 1870 ed è a sua volta un incrocio – questa volta naturale – tra il Tressot della Borgogna e la Mondeuse blanche, rarissima varietà della Savoia (Savoie Aoc).
Il Diolinoir è noto anche col nome di Rouge de Diolly. Solo 102 gli ettari complessivi nel Valais. Una regione in cui a dominare è proprio il Pinot Noir, con 1.420 ettari sui 4.800 totali. I viticoltori locali, oltre ad utilizzarlo negli assemblaggi, lo apprezzano per la sua resistenza alla botrite.
LA DEGUSTAZIONE
Il Valais Aoc Diolinoir des Promesses di Kreuzritter Kellerei, prodotto in un’annata tutt’altro che semplice nel Vallese, come la 2014, si presenta nel calice di un rosso rubino con accenni granati. Il naso è intenso e generoso, giocato principalmente su preziose note di frutti rossi.
In grande spolvero i frutti di bosco come i lamponi e le fragoline, tipiche del Pinot Nero, su un letto di ciliegie perfettamente mature. Leggero apporto di spezie, che donano verve a un quadro succoso, molto invitante. Molto ben integrato il legno, che aggiunge complessità con leggeri accenni tostati.
L’ingresso al palato è tutto appannaggio del frutto, in un gioco sinuoso tra succosità e croccantezze. Centro bocca fresco e salino, prima di un allungo altrettanto fresco, ancora una volta connotato da un’elegantissima speziatura. Ottima la persistenza, che rende il Diolinoir di Kreuzritter Kellerei ancora più adatto a piatti di carne e selvaggina.
Interessante la storia di questa cantina famigliare, situata a Salgesch e ormai ben avviata al cambio generazionale, con la guida passata nelle mani dell’enologo Jonas Cina (nella foto).
Il nome “Cantina dei Crociati” non è casuale. La famiglia si impegna infatti a rispettare “le migliori virtù dei cavalieri” come “amore, fedeltà alla tradizione e al lavoro dei padri, impegno per l’ambiente in difesa della linfa vitale della vigna e promozione della cultura del vino”.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.